Il 99% delle persone non hanno idea del potenziale della mente umana. In questo blog troverete alcuni semplici consigli per utilizzare il cervello al massimo delle proprie capacità.

domenica 26 settembre 2010

il sogno lucido: come controllare i sogni

In un post precedente avevo già parlato dell'esperienza extracorporea (altrimenti detta OBE) e di un ottimo metodo per indurla. Come detto precedentemente in sostanza non si tratta che di un sogno lucido: ci si rende conto di essere in un sogno, quindi si riesce a controllarlo in tutti i suoi aspetti. Una delle cose più semplici e divertenti da fare è volare, ma non è affatto l'unica. Inoltre, il sogno lucido viene felicemente usato come terapia medica in caso di soggetti che abbiano frequenti incubi notturni: se si riconosce di essere in un incubo non ci vorrà molto a trasformarlo in un bellissimo sogno.

L'incubo ricorrente è una condizione terapeutica che può essere curata con il sogno lucido

Avete visto il film Inception con Leonardo di Caprio? Un bel film, non c'è che dire, e si focalizza su delle persone che entrano nei sogni altrui per modificare il loro carattere o estrapolare loro informazioni. Spesso capita però che queste persone non sappiano più se si trovano nella realtà o nel sogno: per questo ognuno di loro ha un "totem", ovvero una test che permetta loro di stabilire se ci si trova nella realtà oppure no. Il protagonista, per esempio, fa girare una trottola: se dopo un po' si ferma si trova nella realtà, se continua a girare in eterno allora è senza dubbio un sogno.

Inception: un film sui sogni

Il film mischia elementi effettivamente presenti nelle teorie scientifiche sul sogno ed altri inventati di sana pianta per rendere il tutto più spettacolare, ma il passaggio che vi ho descritto qui sopra è forse la cosa più azzeccata dell'intera produzione: per sapere se siete in un sogno dovete fare un test (anzi, più di uno). Il problema è che portarsi appresso una trottola non è molto pratico, e l'azione di farla girare e aspettare il responso è decisamente troppo complicata per poter essere usata efficacemente. Quindi tenete a mente alcuni test molto più semplici: trattenere il respiro (impossibile in un sogno), perforare il palmo della mano con un dito dell'altra mano, contare il numero di dita sempre della vostra mano, leggere due volte lo stesso testo e vedere se dalla prima alla seconda lettura esso è cambiato.

Durante un sogno capita spesso di avere quattro o sei dita

Bene, questi i test (detti "test della realtà") che se fatti in un sogno daranno un risultato diverso da quello che ci si può aspettare nella realtà: a questo punto acquisterete conoscenza di quello che sta avvenendo e non avrete problemi a controllarlo. Ma come è possibile ricordarsi di farlo proprio quando si sogna? Già, perché durante il sogno noi crediamo di essere nella realtà, quindi senza un metodo si torna al punto di prima.

La riposta è semplice: fate in modo che almeno due di questi test diventino un'abitudine quando siete svegli. Dove per "abitudine" si intende almeno una decina di volte al giorno in momenti casuali, in particolare quando succede qualcosa che esula dall'ordinario. Se avete problemi di incubi, fatelo ogni volta che vi sentite agitati anche solo leggermente. Dopo una settimana circa, vi assicuro che vi ricorderete di farlo anche durante un sogno.

Non dimentichiamo che quest'esperienza può essere anche estremamente divertente: cosa fare quindi per ricordare tutti i sogni che si fanno? Saprete forse che si sogna sempre, ma raramente si ricordano le proprie esperienze eteree; è inutile fare un sogno lucido se poi ci si dimentica tutto appena svegli. Come già detto nel capitolo sulle esperienze extracorporee, tenete carta e penna vicino al vostro letto e scrivete quello che sognate appena svegliati. Non perdete tempo ad alzarvi e andare alla scrivania: tempo 10-15 secondi e la metà dei ricordi saranno già svaniti. Scrivete di getto anche se non ricordate bene tutto all'inizio (è normale) né cercate di seguire l'ordine temporale degli avvenimenti, mettete su carta la prima cosa che vi viene in mente. In questo modo, riuscirete a ricordare una decina di sogni a settimana (si fa più di un sogno a notte) nell'arco di due mesi di esercizio.

E voi, cosa ne pensate del sogno lucido? Ne avevate mai sentito parlare? Avete intenzione di usarlo in futuro?

mercoledì 8 settembre 2010

Restare svegli sotto esami

Lo so, siamo a settembre e la scuola (o università) è appena iniziata, ma proprio per questo mi sembra il momento più adatto per iniziare a parlare di esami. Perché? Beh, perché la prevenzione prima di tutto! Se l'ultima settimana siete con l'acqua alla gola e costretti a passare la notte in bianco per studiare, allora significa che qualcosa non è andata per il verso giusto nei mesi precedenti. Il modo migliore per studiare, sia che puntiate ad un 18 che ad un 30, è senza dubbio quello di fare un capitolo alla volta tenendo il carico di lavoro costante nel tempo.

Un classico studente.

Ho già spiegato in articoli precedenti, come memorizzazione a lungo termine e lettura veloce, come si può mettere il turbo al proprio studio senza grosse ripercussioni. Già con questi due metodi dovreste avere la meglio, ma se proprio non ce la fate allora ecco altri interessanti rimedi che vi aiuteranno durante le sessioni più impegnative.

Perché il caffè dev'essere un piacere!

1) Occhio al caffè: lo sapevate che i chicchi di caffè sono usati in natura come veleno per gli insetti? Certo molto blando, ma la sua funzione originaria non è quella di essere mangiato come ad esempio la frutta. Vietate assolutamente le dosi massicce di caffè in un arco ristretto di tempo, come purtroppo fanno molti studenti: danno una "botta" potente, ma potreste incorrere in problemi di stomaco non banali entro poco tempo (oltre a disturbare il riposo). Molto meglio assumere caffè poco alla volta durante tutto l'arco della giornata. Inoltre, il caffè aumenta lo stress. ;)

2) Pianificate in anticipo: come detto prima, dividere lo studio di un libro in quanto più tempo possibile è molto più efficace. Non solo perché eviterete il classico "blocco" dello studente dovuto alla tensione (il ricordo è più radicato, quindi richiamarlo alla mente sarà più semplice), ma anche perché in questo modo riuscirete a ricordarvi quello che avete studiato mesi o anni dopo l'esame in questione, invece di dimenticarvelo il giorno dopo.

La classica tensione durante l'esame: la caffeina non fa altro che amplificarla.

3) Evitate la tirata la notte prima dell'esame: non dormire la notte prima di un test importante è la cosa più sbagliata che si possa fare. Non parlo semplicemente dell'ovvia ripercussione sulla salute a lungo termine, ma anche una forte ripercussione sulla prestazione durante l'esame stesso. Oltre allo stress ci sarà anche la stanchezza (e l'ovvia caffeina) a mettervi i bastoni sulle ruote, e tutti questi fattori aiutano a bloccare la zona del cervello adibita alla memoria. Quindi, anche se non sapete niente, cercate di dormire almeno 4 o 5 ore (se normalmente ne dormite 8).

4) Se volete dormire di meno, fatelo con metodo: la privazione del sonno non è una gran cosa, ma se la si fa nel modo giusto vi farà guadagnare decine di ore utili. La maggior parte degli studenti si accorge miracolosamente di quanto è indietro con gli esami una settimana prima del loro inizio: niente panico, andatevi a leggere il capitolo sul sonno polifasico Everyman, seguite ogni passo scrupolosamente e sarete felici e contenti.

Ed ora, tanto per gradire, qualche consiglio generico ma sempre apprezzato per rendere meglio durante il proprio studio.

Vi piace la verdura? Ottimo, cibi sani aiutano lo studio.

5) Una sana alimentazione: non esistono cibi miracolosi per la memoria, ma mangiare sano darà sicuramente una mano. Evitate sia i digiuni forzati (il classico "non ho tempo per mangiare") sia le abbuffate per tirarvi su di morale, quella mezz'ora che spendete per prepararvi un buon pasto sarà ampiamente ripagata. Quindi abbondate di carboidrati complessi, pesce, frutta e verdura. Se invece avete bisogno di qualcosa che abbia un effetto immediato, sono utili le mele e le barre di cioccolato (ma occhio a non esagerare).

6) Prendetevi delle pause: studiare per 12 ore consecutive non è umanamente possibile. O meglio, sì che lo è, ma sprechereste soltanto del tempo. Io anche quando sono sommerso dagli esami faccio al massimo 40-45 minuti di studio poi alterno 15-20 minuti di riposo, dormo regolarmente, dopo cena mi limito a ripassare, domenica mi riposo e accetto di buon grado una partita di calcetto con gli amici. Eppure il mio rendimento non ne risente particolarmente. Prendetevi delle pause quando proprio non ce la fate più, al vostro cervello bastano 15 minuti per recuperare in pieno le proprie funzionalità. Tenete le vostre abitudini salutari alle quali siete abituati, come una passeggiata quotidiana.

Evviva! Ce l'avete fatta!

Con questo metodo io mi trovo bene, passo gli esami senza stressarmi troppo e ho parecchio tempo per i miei hobby. E voi che ne pensate? Quali altri sistemi utilizzate per rendere al meglio durante una sessione particolarmente tosta?