Il 99% delle persone non hanno idea del potenziale della mente umana. In questo blog troverete alcuni semplici consigli per utilizzare il cervello al massimo delle proprie capacità.

sabato 15 maggio 2010

Dormire di meno: il sonno polifasico

Sono veramente tante le persone che per un motivo o per l'altro sono veramente impegnate per tutta la durata del giorno, e difficilmente riescono a trovare del tempo per rilassarsi e praticare i propri hobby. Purtroppo, come si dice iin giro, è questo il ritmo della vita nel XXI secolo. Bisogna quindi cercare di ingegnarsi per trovare delle soluzioni alternative al problema della mancanza del tempo.

Il troppo stress di certo non fa bene alla salute.

Basta pensarci un attimo per intravedere la soluzione del problema: qual è l'attività non produttiva che ci porta via la maggior parte del tempo? Esatto, è proprio il sonno! In media la quantità ideale di riposo per una persona adulta è di otto ore (anche se non è un dato fisso, oscilla fra le sei e le dieci ore a seconda delle persone), veramente tantissimo se ci pensate: ben un terzo dell'intera giornata. Ma come riuscire a dormire di meno senza poi essere in deficit di sonno? La risposta è: il metodo polifasico!

Attività mentale durante una notte di riposo di otto ore circa.

Qui sopra potete vedere un grafico che mostra l'attività celebrale durante un sonno di tipo normale. Si divide in sostanza in tre parti: sonno leggero (stadio 1 e 2), sonno profondo (stadio 3 e 4) e infine fase REM. Ora, ecco un segreto: secondo degli studi scientifici, al cervello umano serve solo la fase REM per risposare, ovvero nel grafigo quella con le tacche più basse. Tutte le altre fasi sono assolutamente inutili, una perdita di tempo. Quindi il concetto è semplice: il sonno polifasico serve per indurre il cervello a favorire la fase REM a discapito di tutte le altre.

Questo si può fare semplicemente sfruttando la grande capacità della nostra mente di adattarsi a condizioni diverse: se togliamo ore di sonno forzatamente, l'adattamento sarà istantaneo. Il problema è che la "memoria" interna del cervello non funziona così a lungo raggio, e dormire cinque ore invece che otto ore non cambierà il ciclo del sonno: non faremo altro che sentirci più stanchi.

Quello che invece serve è ridurre al minimo indispensabile la fase di sonno: venti minuti. Se il cervello sa di dover dormire così poco allora farà iniziare la fase REM appena addormentati, e noi intelligentemente punteremo la sveglia proprio quando essa finirà (la sua durata non è mai superiore ai quindici minuti). Con questo metodo, in soli venti minuti vi sarete riposati come l'equivalente di un'ora e mezza di sonno normale! Ma come avrete immaginato, questo vi costringerà a dormire più volte durante il giorno. Ci sono varie tecniche che spiegerò nei post futuri, ma per ora mi limiterò ad illustrare quella che uso io: la così detta Everyman.

Dormire con il metodo "Everyman".

Come si può facilmente intuire dal grafico, si tratta in sostanza di dividere il sonno in quattro fasi equidistanziate: una parte principale della durata di tre ore più altre tre da venti minuti. Generalmente viene suggerito di dormire dall'1alle 4 di notte, e i tre riposini alle 9 di mattina, 3 di pomeriggio e 9 di sera. Sentitevi liberi di modificare a piacimento questi orari, ma ricordate di tenerli sempre equdistanziati (al massimo potete anticipare o ritardare una singola fase di sonno di un'ora). Il corpo umano ci mette circa due settimane ad abituarsi al nuovo metodo: durante questo primo periodo potrete sentirvi leggermente più stanchi del solito, ma non è nulla di insopportabile. Se quando vi alzate alle 4 di mattina siete troppo stanchi per fare qualsiasi cosa, allora significa che il vostro ciclo è un po' diverso. Nessun problema, aggiungete mezz'ora di sonno (quindi o andate a dormire a mezzanotte e mezza, o vi alzate alle quattro e mezza) e la stanchezza scomparirà.

Personalmente dormo da mezzanotte e mezza alle 4, e riposo alle 8:30, 14:30 e 20:30. Sono felicissimo di questo metodo e mi permette di dedicarmi molto di più alle mie passioni. Inoltre, essere il primo ad entrare nel panificio quando apre ogni giorno non ha prezzo! :)

Il metodo everyman è stato creato per essere accessibile: non è il più efficace di tutti, ma le tre ore notturne permettono di ridurre al minimo i minuti di sonno durante il giorno. Inoltre, questo rende la tecnica parecchio più flessibile delle altre. Se voi siete fra i pochi fortunati che possono adattare la vita alle loro esigenze, continuate a seguire il blog: in futuro vi parlerò del metodo che usava Leonardo da Vinci per dormire solo due ore al giorno!

4 commenti:

  1. Ciao, mi trovo molto bene on everymen, è da ieri che lo uso. volevo però chiederti: io a settembre inizio scuola e sicuramente il riposo delle 9 e forse anche quello delle 14 salta, dici che dovrò abbandonare il sonno polifasico?

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  2. Puoi aggiornarci?
    Come sta andando / è andata?

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  3. @stoppex -> l'everyman è parecchio flessibile, quindi potresti continuarlo se trovi il giusto compromesso. Potresti dormire appena prima di uscire di casa e appena ritorni, se c'è una differenza 7 ore (forse anche 8, a seconda di come reagisce il tuo organismo) è ancora fattibile. NOn ti resta che aspettare e provare!

    @chalda -> Adesso sono andato a studiare all'estero, e per varie ragioni mi è impossibile avere un ritmo anche solo vagamente regolare (e anche a questo è dovuta la mia lentezza negli aggiornamenti del blog). Putroppo dopo 4 mesi ho dovuto abbandonare il polifasico, ma punto di riprenderlo quando tornerò in Italia a febbraio. ;)

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  4. Ciao, complimenti per il blog.
    Mi chiedevo, nel finesettimana? Spesso rientro dopo le 3:00.. posticipare per quei 2 giorni a settimana il nucleo di sonno principale sarebbe deleterio?

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