La dipendenza da fumo è prima psicologica, e poi fisica.
I passi da seguire sono pochi e semplici, basta che ci crediate. L'atuoconvincimento andrà però aiutato con un sistema di piacere/dolore a breve termine per fare in modo che funzioni al meglio delle sue possibilità.
1 - Carta e penna, e pensate a quello che fate. Già, anche con i computer carta e penna rimangono strumenti ineguagliabili per certe cose. Iniziate a scrivere tutti i motivi del perché volete smettere con il vostro vizio e in che modo esso sta peggiorando la vostra vita; poi, in un'altra colonna, scrivete tutti i vantaggi che avrete nello smettere. Prendetevi dai cinque ai dieci minuti per ciascuna delle due parti, o anche di più se preferite. Poi appendete questa doppia lista sul frigorifero, e leggetela ogni volta che fate colazione dopo esservi svegliati! Se col tempo trovate nuovi elementi, nessuno vi vieta di aggiungerli. Anzi, significa che la terapia stan andando bene.
Mettere le cose "nero su bianco" è un ottimo modo per chiarirsi le idee.
2 - E' difficile? No, non lo è. Il primo errore è credere che il problema sia più grande di quanto effettivamente si presenta nella realtà dei fatti. Il ragionamento del nostro cervello è semplice quanto sbagliato: visto che non riusciamo a smettere da un giorno all'altro e la società ci fa credere di aver bisogno dell'aiuto di specialisti, allora deve essere per forza molto difficile; questo è anche un meccanismo di protezione della mente, in quanto riconoscere la facilità del compito significherebbe anche ammettere che non si riescono a portare a compimento neppure obiettivi semplici. Come ho già detto analizzando il problema dal punto di vista oggettivo la banalità del compito risulta evidente: nessuno sta con il fucile puntato alla vostra tempia obbligandovi a mangiarvi le unghie (allora sì che sarebbe un problema smettere), non è altro che una scelta vostra che fate senza alcuna forzatura esterna.
3 - Non è un processo che richiede mesi. Come conseguenza di quello detto sopra, si pensa che smettere con un'abitudine errata richieda settimane o addirittura mesi. Anche qui il ragionamento è semplice per il cervello: smettere è difficile ed è un'abitunine che mi porto avanti da anni che si è consolidata nel tempo, quindi deve per forza richiedere uno sforzo costante per essere estirpata. Di nuovo sbagliato: non dovete fare altro che prendere una decisione, la decisione di smettere, e come ogni decisione basta una frazione di secondo. Dopo verrà il momento in cui dovrete evitare di ricadere nel vizio, ma quando si smette lo si fa una volta per tutte: un secondo fa lo facevo, adesso ho deciso di non farlo più. Prendete un qualsiasi vostro vizio, non importa quale, e interrompetelo per dieci secondi. E' stato difficile? Certo che no. Adesso basta solo portare quei dieci secondi a dieci anni.
4 - Il cervello memorizza le abitudini in un mese. Questo è un grande limite della mente umana, ma è una bellissima cosa perché se usato bene permette di cambiare comportamenti consolidati in anni in solo quattro settimane. Difatti il nostro cervello è capace di interiorizzare e rendere automatica qualsiasi attività o comportamento dopo trenta giorni; ci mette un po' di più a dimenticare quelle vecchie se non vengono sostituite, ma non è un problema. Basta appunto sostituirle. Cambiate una precedente cattiva abitudine con una nuova e più salutare, e vi sarà molto più facile non ricadere nel vizio.
5 - Datevi ricompense a breve termine. Questo è molto importante, perché potete convincervi del bene supremo delle vostre azioni nel lungo termine, ma se la mente non vede vantaggi nell'immediato allora l'inconscio non capirà il perché delle vostre azioni, e ritornerete alle malsane abitudini. Quindi premiatevi molto e premiatevi spesso. Il primo traguardo può benissimo essere un giorno senza aver fumato, non serve compiere azioni epiche per meritarsi un piccolo piacere. Ad esempio, potete festeggiare il primo giorno senza fumo dopo anni di dipendenza con una bella cena al ristorante. Ovviamente, non premiatevi con un Toscano! ;)
Un pacco regalo: anche dopo un piccolo sforzo, ve lo meritate assai!
6 - Il dolore è un gran deterrente. Dovete mantenere una rigida condotta morale: le ricompense vanno bene, aiutano a perseverare nello scopo, ma brevi momenti di debolezza sono cronici in questi casi. L'importante è non entrare in una catena del vizio che annullerà tutti i vostri sforzi fatti finora. Per questo è opportuno pensare preventivamente a delle punizioni che vi auto-infliggerete se sgarrate. Non devono per forza essere punizioni fisiche, ma qualsiasi cosa che vi faccia sentire dolore, imbarazzo, insicurezza e via così. Ad esempio, potete decidere di decantare qualche verso a caso della Divina Commedia dal balcone di casa vostra ai passanti. In questo modo, anche se tentati, il deterrente della punizione sarà troppo forte per farvi cedere. Ricordate solo che quando cederete (perchè probabilmente almeno una volta succederà) dovrete essere veloci e inflessibili nell'applicare la punizione, altrimenti rischierete di ricadere nel vizio.
Sei semplici passi come vedete, niente di più. Questa tecnica, così come la maggior parte di quelle che spiego in queste pagine, può essere usata in maniera più ampia rispetto a quanto descritto: aguzzate la mente quindi, e usate l'autoconvincimento per trarre vantaggio da qualsiasi situazione.
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