Il 99% delle persone non hanno idea del potenziale della mente umana. In questo blog troverete alcuni semplici consigli per utilizzare il cervello al massimo delle proprie capacità.

venerdì 4 giugno 2010

Scoprire le bugie con il linguaggio del corpo

 Così come avevo anticipato sulla pagina di facebook, "trucchi per sfruttare la mente" non implica necessariamente che la mente ad essere sfruttata sia la nostra. Anzi, con questo post inauguro una serie di interventi che hanno come scopo quello di migliorare in qualche modo la relazione con gli altri. Inizierò con quello che è stato il primo argomento al quale mi sono interessato, ovvero scoprire le bugie. Di metodi ce ne sono veramente tanti, dai più semplici ai più complessi, e per questa volta mi limiterò a quello che richiede solo un po' di attenzione: lo studio del linguaggio non verbale.

Si può mentire con le parole, ma non con il corpo.

Anzitutto, un po' di sana teoria. Visto che non siamo in un corso di qualche servizio segreto internazionale non mi metterò a snocciolare tecniche complicatissime e infallibili, ma mi limiterò ad una serie di principi basilari che  altro non denotano che frustrazione, tensione o paura. Questo significa che il linguaggio non verbale esposto qui sotto funzionerà al meglio quando il bugiardo sa di rischiare molto se viene scoperto a mentire, quindi perderà di efficacia se la bugia è detta a cuor leggero. In tal caso serve andare più a fondo, e ne parlerò in futuro. Fate attenzione però: per quanto la maggior parte delle volte siano giusti, questi non sono che indizi. Quindi aspettate di averne raccolti almeno tre o quattro prima di dare un giudizio. Bando alle ciancie, ecco a voi i segreti del mestiere.

Pinocchio è l'estremizzazione di come il linguaggio verbale possa essere usato per scoprire le bugie.

 1 - Guardare gli occhi. Spesso si sente dire che gli occhio sono lo specchio dell'anima: mai niente fu così giusto. Più precisamente, guardate dove vanno mentre il vostro interlocutore sta parlando: in alto a sinistra indicano che sta cercando di ricordare, in alto a destra che sta inventando. Logicamente, se qualcuno sta inventando qualcosa quando gli si chiede di raccontare un evento passato, significa che probabilmente mente. Attenzione però: se qualcuno è mancino il movimento dei suoi occhio è invertito rispetto a quanto appena detto.

2 - Il tono di voce è più basso. Questo presuppone naturalmente che conosciate già la persona con cui parlate. Un tono di voce più basso o "rauco" indica tensione, cosa che non dovrebbe esserci sta uno sta dicendo la verità.

3 - Schiarirsi la voce. La gola secca è indice di tensione, e questo spesso causa al bugiardo la necessità di schiarirsi spesso la voce. Di contro, bagnarsi le labbra ha un significato opposto.


4 - Non guardare mai negli occhi. Di solito chi mente non guarda mai negli occhi l'interlocutore, quasi come se il contatto visivo permettesse di sapere la verità. Da qui la famosa frase "se dici la verità, guardami negli occhi". Attenzione: alcune persone non guardano gli altri negli occhi per carattere, non perché stanno mentendo.


5 - Pensare troppo a lungo. Secondo studi recenti, mentire è un'attività estremamente faticosa per il cervello, questo significa che fra una frase e l'altra deve prendersi qualche secondo per elaborare le informazioni. Se quindi qualcuno pensa troppo prima di dire qualcosa, state allerta. Per sfruttare ancora meglio questa debolezza, chiedete dei dettagli particolari o di raccontare la storia in ordine cronologico inverso (ovvero dall'evento più recente a quello più antico). Attenzione: alcune persone si prendono tanto tempo per parlare, questo metodo va bene se sapete che l'interlocutore di natura parla velocemente.


6 - Gesticolare poco o in ritardo. All'estero gli italiani hanno la reputazione di "parlare con le mani": questo è quasi sempre vero, e noi lo possiamo sfruttare. Come detto sopra mentire drena tutta l'attività mentale, quindi se uno tenta di gesticolare lo farà maldestramente e "in ritardo" rispetto a quello che dice; oppure non lo farà proprio. Se chi abbiamo davanti è di solito uno che muove le mani anche troppo, fate attenzione a questo particolare.


7 - Tirare indietro il busto. In generale, qualsiasi genere di allontanamento fisico da voi può essere visto come un segno di tensione. Solitamente, quando aumentate la pressione su qualcuno che sta già mentendo, tenderà a portare indietro il busto (una specie di fuga metaforica).


8 - Frapporre oggetti fra lui e voi. Chi mente cerca istintivamente di creare una barriera difensiva, e quindi tenderà a prendere oggetti dall'ambiente circostante e a posizionarli fra loro e voi. Come potete immaginare, un comportamento opposto denota un particolare interesse verso la discussione in corso.


9 - Risate isteriche. Beh, come dice il nome, indicano tensione. Se riuscite a distinguere una risata genuina da quella così detta "isterica", sarete già a buon punto.


10 - Grattarsi il naso. Mentire aumenta la tensione, che a sua volta aumenta la pressione sanguigna. Questo provoca spesso uno sgradevole prurito al naso.


11 - Piedi verso l'uscita. Se i piedi dell'interlocutore sono rivolti in maniera innaturale verso una porta o una finestra (anche figurata), allora significa che sta cercando di andarsene perché infastidito dalla conversazione.

12 - Aggiungere dettagli poco alla volta. Ci sono persone che raccontano una situazione fin nei minimi particolari, altri che invece preferiscono parlare più in generale e aggiungere dettagli solo se richiesti. Ma non esistono al naturale persone che danno dettagli "a singhiozzo", ovvero snocciolandoli poco alla volta man mano che se ne inventano di nuovi. Questo significa che stanno cercando di convincervi ampliando la storia.

 Non serve essere James Bond per saper smascherare un bugiardo.

E con questo, anche per oggi abbiamo finito. Vi ricordo ancora una volta che questi sono indizi e vanno presi come tali, non valutate male una persona se vedete solo uno di essi!

Ricordate che per gestire al meglio lo studio del linguaggio non verbale vi servirà parecchia esperienza: è di certo il metodo più sicuro e che non richiede di saper parlare, ma non è affatto immediato. Personalmente consiglio di iniziare ad allenarsi osservando persone che parlano con un terzo e non con voi, in questo modo potrete concentrarvi sul linguaggio non verbale senza dover nel contempo intrattenere una conversazione. Poi, con il tempo, imparate a fare entrambe insieme.

Non mi resta che augurarvi buona fortuna!

6 commenti:

  1. Finalmente hai aggiornato! Rinnovo i complimenti per il blog, veramente interessante.

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  2. Già, ci ho messo un po' più di tempo perché volevo assolutamente trovare un libro che mi avrebbe permesso di rendere il post il più dettagliato possibile. Adesso sto mettendo insieme i pezzi per l'articolo che con un po' di fortuna arriverà domani.

    E grazie per i complimenti! ;)

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  3. luigi anolli- mentire.....da leggere!!

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  4. Hey, a che indirizzo posso mandarti una mail?

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  5. Matteo -> la mia e-mail personale è bucciamarcia@hotmail.it ;)

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  6. complimenti per il blog veramente interessante...
    sapresti indicarmi dei testi sull'argomento?
    di carattere anche più scientifico, su cui poter studiare più approfonditamente.
    la mia e-mail è
    quac92@hotmail.it
    se hai voglia e un attimo di tempo mi faresti un gran piacere.
    grazie
    e ancora complimenti

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